di Giuseppe Longo

Terzo e ultimo atto oggi per la Fiera regionale dei vini di Buttrio nei saloni di villa di Toppo Florio, che nei primi due giorni ha registrato una foltissima partecipazione di pubblico, ma soprattutto di intenditori e appassionati che hanno apprezzato la perfetta organizzazione della Pro Buri.

Una mostra all’insegna dell’alta qualità espressa in particolare dalla vendemmia 2017, ma che si chiuderà senza sapere quali saranno le etichette che si fregeranno delle “corone” assegnate dalla Guida ViniBuoni d’Italia che a fine maggio aveva passato in rassegna i circa 750 campioni presentati da 150 aziende di tutte le zone Doc e Docg del Friuli Venezia Giulia. E fra gli stessi produttori, ma anche fra i tanti che si interessano all’affascinante mondo del vino (appassionati, tecnici, ristoratori), cresce l’attesa per sapere quali saranno appunto i vini “coronati”.
Ma lo sapranno soltanto fra un mese quando si terrà la finale del concorso enologico.
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vigneti a Buttrio con in alto il castello.
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Per ora, il pubblico molto interessato al prodotto del Vigneto Fvg, sa che le tre commissioni dirette da Mario Busso assieme ai coordinatori regionali Cristina Burcheri, Luisa Alzetta e Stefano Cosma, fregiandosi della partecipazione di esperti della nostra regione, hanno scelto una novantina di cantine che sono rappresentate in Fiera con una, due o tre etichette diverse.
E appunto, come rilevavamo già venerdì scorso, pur non potendo ancora esprimersi sui nomi delle aziende che avranno uno o più di un vino alla finale di luglio che decreterà i vini “coronati”, la guida ViniBuonid’Italia fa sapere che, anche quest’anno, il livello qualitativo in Fvg è stato decisamente alto e un’ottima impressione l’ha fatta l’annata 2017 del Friulano (cioè l’ex Tocai) e della Malvasia, nonché la cura espressa negli uvaggi bianchi.
Tra le uve a bacca rossa, sono stati molto apprezzati, invece, Schioppettino e Pignolo di diverse annate.
Davvero impareggiabili anche alcuni vini passiti, sia a base Picolit che Verduzzo.
Come si può notare, si tratta di vini autoctoni, cioè con una lunghissima storia nelle nostre terre.
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piccole viti in mostra
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La 86° Fiera regionale dei vini era stata inaugurata, come è noto, nel tardo pomeriggio di venerdì  8 giugno 2018.
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Nel portare il saluto della Regione anche a nome del governatore, Massimiliano Fedriga, l’assessore regionale alle Risorse agricole, Stefano Zannier, ha voluto rimarcare l’importanza e il ruolo dell’evento e delle altre manifestazioni tradizionali per la promozione di un settore che può e deve concorrere al rilancio del Friuli Venezia Giulia.

Nel presentare il nuovo direttore dell’Ersa, Serena Cutrano, Zannier ha evidenziato i compiti di supporto tecnico che l’ente di sviluppo ha saputo sostenere in questi anni. Compiti che la Regione – come informa una nota – intende valorizzare ulteriormente, soprattutto per poter fornire un supporto adeguato, un accompagnamento e un aiuto a perseguire gli obiettivi di qualità alle aziende di minori dimensioni.   Che, da sole, sono non in grado di sostenere i costi della ricerca.

L’attività promozionale, secondo Zannier non è un compito specifico dell’Ersa. E attualmente, per il territorio e le sue attività attinenti al mondo rurale, è necessario che i messaggi di promozione di produzioni di qualità possano raggiungere un turismo di qualità.

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Quel turismo lento che è attento alle specificità e alle ricchezze del territorio, ed è in grado di assicurare un valore aggiunto alla filiera agroalimentare. E di consentire alle aziende agricole di sostenersi e di rimanere a presidiare le tipicità e a vigilare sul territorio. L’86ma Fiera regionale dei vini di Buttrio – ha concluso l’assessore Zannier – apre la stagione degli eventi tradizionali dedicati al mondo enologico e oramai anche alle produzioni di qualità del territorio.

L’affollata cerimonia inaugurale era stata aperta dall’intervento del sindaco, Giorgio Sincerotto, il quale si è soffermato sulle prerogative del mondo rurale dell’area, che hanno consentito di far nascere, sviluppare e valorizzare l’evento, divenuto una tappa importante non soltanto per il mondo enologico.


Nella storica sede di Villa di Toppo Florio è concentrata anche oggi una serie di eventi degustativi, incontri, momenti di approfondimento che sono rivolti a un pubblico sempre più attento alle specificità e alle ricchezze che la rassegna di Buttrio ha presentato nell’intero fine settimana, dai formaggi di capra del neocostituito “Cuore caprino” a un caleidoscopio di vini del Vigneto regionale.
Ultimo giorno, dunque, oggi per assaggiare i grandi vini friulani a Buttrio. Poi, calato il sipario, bisognerà attendere il responso delle commissioni che li hanno esaminati. E allora si saprà a quali etichette andranno le tanto ambite “corone”.
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in copertina: suggestiva immagine scattata giungendo al Castello di Buttrio
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altre immagini nell’articolo:  istantanee della degustazione dei vini al bancone della Fiera ed  immagini della degustazione guidata.
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